venerdì 4 gennaio 2013

L'AVVENTURA del NATALE PERUVIANO - BABBA MARTUZ RACCONTA (IN RITARDO)

Babba Martuz si era data ai preparativi natalizi già a inizio novembre; le cose da fare erano parecchie (ingegnarsi tanto, soprattutto) e le certezze di riuscire nell'impresa, poche (ce l'avrebbe fatta a far felici i comuneros?). Infatti, organizzare tutto pareva non essere molto semplice; ciononostante, tutto ciò piaceva molto alla fanciulla in rosso (senza barba, però!).

Così è nata l'idea, ha organizzato tutto coadiuvata dalla sua efficientissima rete di aiutanti, e poi è stato un attimo contattare amici, conoscenti, parenti e persone care sparse un po' ovunque nel mondo per invitarli a partecipare numerosi all'iniziativa.

Le aspettative erano ambiziose, ma modeste...raccimolare un po' di soldini per poter organizzare un bel evento natalizio nella piccola comunità di Tanta, regalare del materiale scolastico ai bimbi, donare dei palloni per il tempo libero alle scuole e offrire una bella tazza di cioccolata calda a piccoli e anziani.

Il progettino ha così preso il via, i bigliettini natalizi artigianali hanno avuto il loro glorioso successo, andando sorprendentemente tutti a ruba, i lavoretti di mammà sono piaciuti assai e anche le donazioni sono state piuttosto generose.

Il tempo è passato veloce, gli impegni sono stati tanti, e in un batter d'occhio il freddo (in Italia) e piovoso (sulle Ande peruviane) dicembre ha fatto il suo ingresso trionfale. Era già ora di tirare le somme, e per la giovane apprendista era arrivato il momento di mettersi all'opera. Per bacco, contro ogni più rosea aspettativa si era raccimolato davvero un bel gruzzoletto. Con un risultato così la responsabilità è diventata onerosa, ma no problem...basta un po' di ingegno, organizzazione e il gioco è fatto ☺.

Inizialmente l'idea era andare a Tanta, consegnare regali ai bimbi e preparare cioccolata calda per i più giovani e gli anziani. I piani però sono stati modificati in meglio: si sarebbe potuto festeggiare a Tanta, ma anche nella grande comunità di Toraya! Quindi, regali (penne, matite, pennarelli, quaderni, pastelli a cera, album da disegno, giochi per i più piccini, palloni e quant'altro) per 150 bambini e cioccolata per ben 700 persone! Che dire, tanto di cappello ai prodi scudieri che si sono prestati alla causa peruviana e ai partecipanti di buon cuore!


Il 18 dicembre è il grande giorno, al levar del sole, si parte per la missione natalizia con Enver, Ade e Pedro. Il mezzo di trasporto è come al solito, un vecchio pulmino piuttosto acciaccato, che sembra, nonostante tutto, fare il suo dovere. L'idillio non dura molto però, perché le insidie sono sempre dietro l'angolo...al momento d'incamminarci lungo la strada sterrata che porta alle comunità, il fango e la pioggia hanno la meglio su di noi, le ruote slittano che è una meraviglia e le alternative non sono molte...rimboccarsi le maniche e a 8 braccia “1, 2, 3...hop!”, spingere (con annessa copertura di fango da testa a piedi)! Il ritardo si accumula, la pioggia continua a far sentire la sua insistente e intermittente presenza e dall'altro versante della montagna gli abitanti iniziano a dubitare del nostro arrivo...APRODEH si è arresa? Giammai! C'è una missione da compiere e non ci si può tirare indietro, eheh!

  

Infatti, dopo un po', bagnati, ma trionfanti, raggiungiamo la prima meta: Tanta. Grandi e piccini, un po' sconfortati, tornano a sorridere e alcune mamme ci aspettano diligentemente con due bei pentoloni caldi, pronte al lavoro di squadra! Latte, cioccolato, zucchero e via, in quattro e quattr'otto tutto è pronto!




Al riparo tra le mura dell'asilo, si riunisce tutta la popolazione, ansiosa di celebrare per la prima volta il gioioso evento nella loro comunità (che onore!). Due parole di ringraziamento da parte del presidente di Tanta, due parole di Enver, due parole mie per ringraziar gli amici che hanno reso possibile tutto ciò, e infine il maestro che ci tiene a far arrivare il ringraziamento speciale dei tanteños ad amici, parenti e conoscenti di “Babba Martita”.



Quindi via, panettoncino, cioccolata, bis, tris, e poi bimbi ordinatamente in fila per ricevere gioiosi il loro presente. C'è un bel clima, allegria e anche riconoscenza.





Le mamme hanno cucinato appositamente per noi uno dei loro piatti più pregiati e per congedarci, è d'obbligo una bella foto ricordo collettiva, con le bimbe che mi salutano dicendomi affettuosamente “Hasta luego, tía” (A presto, zia).

I comuneros di Tanta

È tempo dunque di fare rotta verso Toraya, la capitale del distretto. Fortunatamente, il percorso è in discesa e riusciamo ad arrivare senza troppe complicazioni.

La piazza del municipio è gremita di bimbi in fervida attesa con le loro belle tazze in mano e nel locale attiguo, Gema, Flora e María, ci accolgono davanti agli enormi pentoloni roventi, alimentati dalla legna. È di nuovo la volta di mestoli giganti, litri e litri di latte, tavolette di cioccolata e chili di zucchero.

Chocolatissssssima ☺
Ci riuniamo tutti nelle piazza tra bimbi impazienti, anziani felici, giovani, mamme con i loro fagotti, professori e autorità, e diamo inizio al rituale navideño. Piccolo discorso di ringraziamento, panettoncini, cioccolata e scorte da portare a chi non è potuto/voluto presenziare al momento di festa. Ultimo atto, distribuzione dei regali e saluti con auguri di Buon Natale e Buon Anno a tutti.

 

 



Si torna verso casa, stanchi, sporchi, ma soddisfatti, e io in particolare, molto molto contenta. È stata proprio una bella giornata, ricca di avventure (come sempre) e belle emozioni.

Una piccola grande notizia per concludere: sono avanzati un po' di soldini da tutte queste attività e a gennaio, in uno dei miei ultimi viaggi nella comunità di Llinque, molto probabilmente, se il tempo lo permetterà, farò un'altra chocolatada, per congedarmi e chiudere in bellezza questo anno speciale.

Un grande grazie, uno per uno, a coloro che hanno reso possibile tutto questo. Avete fatto felici molte persone e loro ci tenevano a farvelo sapere.



Buon 2013 a tutti!

Che il rock sia con voi \m/ ☺